Farmaci e rischio di suicidio nella schizofrenia


I pazienti con schizofrenia sono ad aumentato rischio di suicidio, ma i dati provenienti da studi controllati di terapia farmacologica in relazione al rischio di suicidio sono limitati.
E’ stato esaminato il rischio di suicidio nella schizofrenia in relazione ai farmaci quali: antipsicotici, antidepressivi e Litio.

Tra tutti i pazienti con una prima diagnosi di dimissione clinica di schizofrenia o disturbo schizoaffettivo nella Contea di Stoccolma tra il 1984 e il 2000 ( n=4.000 ), i pazienti che sono morti per suicidio entro 5 anni dalla diagnosi sono stati definiti come casi ( n=84; 54% maschi ).

Un rischio di suicidio più basso è stato trovato nei pazienti a cui era stato prescritto un antipsicotico di seconda generazione ( Clozapina [ Leponex ], Olanzapina [ Zyprexa ], Risperidone [ Risperdal ], o Ziprasidone [ Geodon ], 12 casi e 20 controlli ): odds ratio, OR=0.29.

Quando sono stati esclusi i 6 casi e gli 8 controlli a cui era stata prescritta la Clozapina, l’odds ratio è stato pari a 0.23.

Nessuna associazione significativa è stata osservata tra il suicidio e la prescrizione di qualsiasi antipsicotico, iniezione di antipsicotici depot, antidepressivi, SSRI ( inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ) o Litio.

In conclusione, un rischio di suicidio più basso per i pazienti che avevano ricevuto una prescrizione di antipsicotici di seconda generazione può essere correlato a un effetto farmacologico di questi farmaci, a differenze nella aderenza alla terapia, oppure a differenze in altre caratteristiche dei pazienti associate a più basso rischio di suicidio. ( Xagena_2013 )

Reutfors J et al, Schizophr Res 2013; 150: 416-420

Psyche2013 Farma2013

XagenaFarmaci_2013